venerdì 27 febbraio 2009

Ormai tutto è compiuto


Notte, profonda notte. Un angelo corre a perdifiato. Le ali strappate, gli occhi spalancati, il volto cinereo.
Fugge l’oscurità.
I passi lenti rimbombano nell’aria. Un delicato odore di fiori si spande tutt’attorno.
L’angelo inciampa e cade. Si rifugia in un angolo e piange.
Una mano gelida sembra accarezzarlo dal nulla.
Strizza le palpebre, spaventato. Non c’è più nulla da fare.



"Non aver paura. Niente è come sembra".

Quelle parole sembrano una nenia antica che si è persa nello scorrere dei secoli.
Spalanca gli occhi, una luce delicata lo avvolge e un calore indefinibile sembra scaldargli il cuore. Le ali tornano intatte, ma sono nere come il manto funebre che copre il mondo.
Ormai, tutto è compiuto.

(Elena)

3 commenti:

  1. ma povero!!!!ke tristezza!
    nessuna speranza?
    Lella

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  2. Si, tutto è compiuto....fuorché il disegno divino. E nel disegno divino che l'angelo inciampa....un disegno abbandonato e ormai inutile. La morte è già qui, per adesso occupata con la crisi economica. Ha già in mente di costruire centrali nucleari, nuove discariche, magari ricavate nei centri storici. Che imbecille l'uomo raziocinante. Il raziocinio scaverà la fossa atutti noi..
    Un caro saluto,
    Sergio

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